La prevista seconda ondata della pandemia globale e globalizzata di Covid-19, ha purtroppo costretto alcune regioni, tra cui il Piemonte, dove io abito, e la Lombardia, ad un nuovo lockdown. Con il quale, insieme alla frenesia di panificare e di bere smodatamente alcolici chiusi in casa, ma grazie al cielo non più alla necessità di cantare e ballare suoi balconi, È TORNATA LA VOGLIA DIFFUSA DI CORRERE... anche in chi, normalmente, odia schifa e sputa su questa attività, per noi invece vitale.
Venerdì 6 novembre 2020, primo giorno di lockdown 2.0, sono uscito ad allenarmi al mio solito orario autunnale ed invernale, più o meno mezzogiorno, nel mio parco, il Valentino di Torino, quello che ho sotto casa perché ho scelto di abitare qui proprio per avercelo a portata di scarpe da corsa. E nella mia oretta di sgambettata, complice il fresco e l'inesistente stimolo competitivo dato dall'assenza totale di gare da preparare, ho mantenuto la lucidità per stilare la CLASSIFICA DI QUELLI CHE AL PARCO DURANTE IL LOCKDOWN (2.0).
Al primo posto, QUELLI. CHE PORTANO A SPASSO IL CANE. Che, oh, ci mancherebbe, ci sono sempre stati. Ma deve esserci stato un boom demografico canino, erano ovunque, cani grandi, piccoli, belli, brutti, abituati a stare in giro in mezzo agli altri cani, innervositi dagli altri cani. Con padroni giovani, vecchi, belli, brutti, abituati a stare in giro in mezzo agli altri padroni, innervositi dagli altri padroni. Che poi, dico io, l'amico pelosetto a quattro zampe non sarebbero da portare "in prossimità della propria abitazione?" Devono aver costruito un sacco di case stanotte nei dintorni del parco. Anche nelle zone dove proprio case non se ne vedono.
Al secondo posto, meritatissima medaglia d'argento per l'ottima e inaspettata prestazione, davvero a un soffio dal gradino più alto del podio, I VECCHI. Che, oh, ci mancherebbe, ci sono sempre stati (al mondo, dico). Ma oggi devono aver organizzato un sit-in al Valentino, perchè era davvero stracolmo di anziani, belli, brutti, abituati a stare in giro in mezzo agli altri anziani, innervositi dagli altri anziani. E allora ho pensato che, anche se io ad essere sincero non ne ho visti, devono aver aperto diversi supermercati, farmacie, edicole, negozi di sport, ferramenta, lavanderie, ottici, negozi di articoli funerari e cimiteriali e altri esercizi che possono stare aperti nonostante la serrata da zona rossa, sicuramente per questo erano tutti al parco. Oppure devono aver costruito un sacco di case stanotte nei dintorni del parco. Anche nelle zone dove proprio case non se ne vedono.
Medaglia di bronzo, ma con grande delusione generale perchè erano assolutamente dati per favoriti, QUELLI CHE HANNO INIZIATO A CORRERE STAMATTINA. Giovani, meno giovani, proprio vecchi, belli, brutti, grassi, magri, alti, bassi, abituati a stare in giro in mezzo agli altri che hanno iniziato a correre stamattina, innervositi dagli altri che hanno iniziato a correre stamattina. Suddivisi in due grandi categorie: quelli vestiti di tutto punto con abbigliamento Decathlon (che utilizzo anche io, sia chiaro, non discrimino nessuno perché usa abbigliamento di Decathlon, ho tanti amici simpatici che usano abbigliamento di Decathlon e poi io non sono razzista con quelli che usano abbigliamento di Decathlon, ma) e quelli vestiti alla cazzo di cane, con scarpe Superga o mezze sfondate o da calcetto, felpona, immancabile kway, cappello di lana, guanti da giardiniere, calzettoni da basket anni '70. E suddivisibili ulteriormente in due macro gruppi a secondo del passo (che, per chi non fosse avvezzo, è come dire la velocità, ma visto che non siamo biciclette, si dice passo e non velocità, chiaro no?): quelli che praticamente spolverano il terreno perchè vanno talmente piano che non sollevano nemmeno le suole da terra, creando due solchi tipo sci di fondo tecnica classica, che se si devono sorpassare l'un l'altro devono aspettare di trovare i binari nelle zone di rifornimento, e quelli che vanno a tutta, ma proprio a tutta come se li inseguisse una tigre inculata da uno scimpanzé superdotato, o come se si stessero preparando per battere il record del mondo dei 10mila metri su pista. Che però poi li vedi poco dopo dopo fermi piegati sulle ginocchia: giusto il tempo di rifiatare e di nuovo BOOOOM, a cannone per altri 200 metri come se non ci fosse un domani. Che in effetti, forse non ci sarà, ma non solo per loro.
Infine, menzione d'onore (non è una medaglia di legno, ne escono davvero a testa alta) per QUELLI CHE FANNO ATTIVITÀ MOTORIA, per gli amici CAMMINANO. Encomiabile, l'attività motoria è il primo passo per una vita sana e in salute. Ma, evidentemente, non aiuta la capacità di comprensione di un testo (vedi DCPM 3/11/20 Art.3 comma 4 par. E). Oppure devono aver costruito un sacco di case stanotte nei dintorni del parco. Anche nelle zone dove proprio case non se ne vedono.