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S17G7 La gara

È andata nell'unico modo possibile. Mi sono ritirato al Km 27. Oltre a non averne più, le vesciche ai piedi (addio, Hoka, non siamo fatti per stare insieme, io e te) e l'adduttore sinistro rendevano ogni passo una sofferenza. E di soffrire altri 15 km senza avere nessun traguardo raggiungibile, se non la medaglia, di arrivare giusto per dire che sono arrivato, di questo non avevo voglia.
Ho sbagliato. Sapendo di sbagliare.
Ho sbagliato. Punto.
Ora provo a riprendermi dal punto di vista atletico e, più di tutto, a perdere quei 4 kg di zavorra che mi condizionano. La voglia di correre non mi passa certo per così poco.
Nella tristezza di una giornata che sognavo migliore, due sprazzi di bellezza: l'emozione di Davide, alla partenza. Delle lacrime che non mi sarei mai aspettato. E la felicità di Aldo e Marcello, il loro nuovo personale sulla distanza.

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