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Scarpadoro 2025

La scommessa ignorante era terminare in meno di 1h40': ho chiuso in 1h40'14".

La scommessa è persa e non ci sono scuse che possano render meno indigesto il boccone. Certo, senza vento, fango e un percorso affatto filante e nel quale non potersi distrarre un solo secondo dal guardare dove poggiare i piedi (sanpietrini, sassi e pavè in centro, buche in paese, pozzanghere e fango in campagna), senza queste complicazioni, quei 14 secondi li avrei risparmiati facili facili. 

Sarei stato contento, nel caso? Sì. Avrei potuto dirmi che sì, mi sono dato un obiettivo e sono riuscito a centrarlo. E andiamo, Lofa! Avrei esultato col braccio davanti allo specchio. E andiamo!



Razionalmente so che tutto questo è una gran pirlata, ma so pure che ci iscriviamo alle gare e facciamo le scommesse ignoranti proprio per quello: per dirci bravo, ce l'ho fatta. Per leggere nelle cifre rosse del display posto al traguardo il tempo che sognavi. Per essere felici qualche secondo o magari qualche secondo di più. Un minuto o magari un'ora. Un giorno o comunque il tempo, generalmente poco, in cui la felicità passa per un nuovo obiettivo.

Mi piacerebbe pensare che questa sia una ripartenza, dopo troppi anni di  infortuni e problemi tra i più assortiti. Probabilmente non lo sarà, però: riparte la stagione della bici e il doppio impegno non fa il paio coi miei acciacchi. Spero di riuscire a ritagliarmi degli spazi per la corsa, ma so che non sarà facile.

Della Scarpadoro rimangono foto non all'altezza dei bei momenti passati con Roby e cogli amici dell'Ortica. Una maglietta di cotone che finirà presto tra gli stracci, una medaglia e la consapevolezza che alla corsa potrò ancora dedicare tempo e propositi. Magari sogni. Ma il tempo per le scommesse ho paura che sia finito. Il ragazzino nello specchio mi sa che non c'è più.


La scommessa ignorante (contiene Scarpadoro)

Non può esserci attesa senza una scommessa ignorante e, visti i contorni di quella attuale (dopodomani correrò una Mezza dopo quasi 6 anni. 6 anni!), la provo a sparare abbastanza grossa: non tanto a livello assoluto (si parla di 10 minuti in più rispetto al mio personale, eh), quanto per la nessuna abitudine, ormai, a una distanza così lunga e a uno sforzo anaerobico che non so se sarò in grado di mantenere per 21 km. Ma la gara serve per provarci e, tenendomi un minimo di margine che non si sa mai, voglio stare sotto l'ora e 40.

4'40"/km, quindi. Un passo che ho tenuto per 10 km, qualche settimana fa, senza grandi sofferenze durante un allenamento da 15 totali. Un passo che dovrebbe condurmi, visto il cambio di Categoria (madò, siamo arrivati all'SM55), a concludere nel primo quartile della classifica; una cosa che, infondo, mi ha sempre gratificato anche quando gli obiettivi erano più probanti.

Sono contento delle mie condizioni atletiche: dolori ce ne sono, ma non mi hanno impedito di continuare a prepare questa corsa. Vero che non ho fatto una sola ripetuta una, ma dovevo scegliere se arrivare sano alla partenza oppure passare la mano anche stavolta. Ho scelto l'opzione conservativa, che proseguirà con la scelta delle scarpe: niente piastra, si va di massima ammortizzazione. Non voglio cambiare gli equilibri, non posso pensare di indossare una scarpa usata, al massimo, per corse da 10 km e che risalgono a circa due anni fa.

Concludo dicendo che sì, mi sono accorto che l'ultimo post, su questo blog, risale a 3 anni fa. Mi piacerebbe potermi giustificare dicendo che, in questi anni, l'entusiasmo di una volta è stato sostituito da altro, ma così non è. Corro poco e scrivo ancora meno. E' la vita, baby.