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S3G2 - L'ultima uscita

Dicono che un paio di scarpe duri all'incirca 800 km, ma solo in rare occasioni ho superato i 500: appena si scaricano, iniziano i dolori al tendine d'Achille. Con le Gaviota (versione 3), che vengono segnalate dagli stessi rivenditori come scarpe facili a scaricarsi, sono riuscito a non arrivare (in due occasioni: nella foto il secondo paio) nemmeno a 400. Perchè? Nella preparazione alla Maratona di Reggio Emilia, ho scelto di spendere qualcosa di più, ma avere sempre scarpe in grado di proteggermi. Diciamo anche che sto spendendo in scarpe i soldi che risparmio sulle gare (a oggi, solo due nel 2021). E che, rispetto ai tempi d'oro, sto addirittura risparmiando. Nonostante sia già al terzo paio di Hoka da aprile.

Cosa dire della scarpa?

Le Gaviota mi piacciono. Nella speranza di non scrivere le ultime parole famose, ritengo che protezione e stabilità siano veramente di livello superiore. Sono anche molto più veloci di quanto immaginassi: non so se per via del drop o quale altra diavoleria, la scarpa porta a usare molto l'avampiede. Guadagnando parecchio in spinta.

Aspetti negativi? Be', sono brutte come poche. I colori (specie del nuovo paio) sono proprio tristi e il battistrada, almeno nel punto che ho evidenziato col circoletto verde, si consuma molto rapidamente. Troppo. Anche se, nel complesso, la stabilità non ne risente. A questo proposito, era una vita che non consumavo così tanto la suola proprio in quel punto specifico: forse che l'effetto "supporto" sia talmente efficace da farmi appoggiare "piatto" invece che all'interno? Non so.

Ho regalato loro un ultimo lento, il lento che ha dato inizio alla settimana tre (madò, siamo già alla settimana tre).

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