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Wēijī

Il termine wēijī è di frequente invocato nei discorsi motivazionali insieme all'affermazione non vera che i caratteri di cui è composta rappresentino sia il concetto di "crisi" che quello di "opportunità". In realtà l'affermazione è mutuata dalla errata convinzione diffusa negli Stati Uniti che i due caratteri significhino uno "pericolo" e l'altro "opportunità". Molti linguisti considerano questa idea una colorita pseudoetimologia, poiché jī da solo non significa necessariamente "opportunità". [fonte]

Wēijī è crisi e opportunità.
Wēijī è fascite plantare e nuoto.
Wēijī è Guido, sempre lui, che all'uscita della piscina mi indica un manifesto e mi dice che quella la facciamo pure noi, l'anno prossimo.
Wēijī è una nuova cazzata con la quale distrarmi ogni volta che ho bisogno di farlo. Nella speranza che, distogliendo l'attenzione dal piede, il piede decida che no, oh, tu devi correre, mica nuotare. E tutto ritorna a essere la splendida routine che tanto mi manca.
Con un (sotto)fondo di nuoto in più, però. 

27ma Incontriamoci... all'arrivo

E poi arrivano momenti in cui tutto quello che puoi fare è accompagnare gli amici fino alla linea di partenza, fare una foto insieme e salutarli allo sparo. Ci vediamo al traguardo, divertitevi. Cammini nelle retrovie per poco meno di 4 chilometri in cui sì, è bello vedere le tartarughe nel laghetto e avere pure il tempo di fotografarle, ma non è propriamente questo il tipo di leggerezza che vorresti avere quando la domenica mattina ti svegli alle 6:30 per andare a una corsa. 

Sorridi quando ti si affianca un uomo in tuta con le chiavi in tasca e si mette a fare a gara con te. Sorridi, e a gara ci fai pure, ovviamente. Arrivi al traguardo prima degli amici, già che tu hai fatto il percorso corto, quello da 4 Km scarsi, e aspetti che arrivino per fargli le foto maledicendo la pessima di idea di metterti la maglietta che fa di te un maratoneta, ché è gialla e gli insetti fanno festa.

E prima di salire in macchina non c'è bisogno di cambiarti, non hai sudato. E a casa ti piazzi subito davanti al computer a scaricare le foto e scrivere un post con il piede sotto ghiaccio, la doccia non serve.



Va così. Chissà ancora per quanto. 
Troppo, anche se fosse (e lo sarà) solo un giorno di più.


(ma quanto è stato bello) Midnight Run 2014 (?!)

[modalità runlovers ON]

(ma quanto è stato bello) Correre una tapasciata dopo oltre 6 mesi dall'ultima. (?!)

(ma quanto è stato bello) Correre con la Koka che ha fatto la Mezza.  (?!)

(ma quanto è stato bello) Correre con la Ba e i suoi 5' e pochi di media.  (?!)

(ma quanto è stato bello) Correre con la Zia Titta che domani la pago domani la pago domani la pago... (tutta colpa della Ba e dei suoi 5' e pochi di media) (?!)

(ma quanto è stato bello) Correre con Bellaciccio ben al di sotto dei 5'. (?!)

(ma quanto è stato bello) Correre col Cinghio e le sue calze di filo di Scozia a costine. (?!)

(ma quanto è stato bello) Correre insieme a 2400 entusiasti di tutte le età e con la faccia a tinte fluo. (?!)

(ma quanto è stato bello) Correre senza badare alle cose che potevano essere fatte meglio. (?!)

(ma quanto è stato bello) Correre al Parco Sempione in piena notte. (?!) (che se c'era la luce dei lampioni era meglio, bè, dai, certo, ma non è che il buio pesto abbia poi fatto grande differenza.)

Ma quanto è stato bello correre la Midnight Run 2014?!

[modalità runlovers OFF]

Silvia, Barbara, Monica, Marcello, Massimo: non importa se domenica a Bolgiano o il sabato dopo all'Aviazione o chissà quando, comunque spero presto, e in occasione di una run qualcosa o di una più genuina marcia di periferia. Rifacciamolo.