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Festa in Piassa

La cosa bella quando ti prende la scimmia della corsa è che ovunque tu sia c’è sempre qualcuno disposto ad assecondarla, ad alimentarla la tua scimmia.
Che poi, nell’era della rete è anche tutto più semplice. Quindi: domenica 23 sono in vacanza nei pressi di Pordenone, la mia tabella per Valencia prevede un “lungo” (ok ok il lungo è un’altra cosa, ma esistono le proporzioni no?) di 12 km, cosa faccio? Semplice: podisti.net→calendario→cerca per regione→friuli→cerca per data→23 agosto… e… miracolo!!! Domenica 23 agosto, a Villanova di Pordenone  “Marcia Festa in Piassa del Donatore” percorsi di 6,12 e 21 km! Fatto su misura per me! 
Domenica mattina, di buon’ora parto, raggiungo comodamente l’area feste di Villanova, faccio la mia iscrizione:
Gruppo di appartenenza?
“Podisti anonimi”
Come?
”No beh, quello istituzionale sarebbe l’Ortica team”
Come?
”Si beh è un gruppo di Milano?”
Di Milano? E sei venuto fin qui da Milano?
“Non esattamente, sono qui in vacanza”
Ah ecco, mettiamo corridore individuale
“Mi sembra perfetto, del resto corro da solo…”
Che poi… da solo… mica vero! Chè, come sempre, i podisti anonimi sono già stati avvisati giorni prima, mi hanno sostenuto e incoraggiato, quindi corro da solo ma col sostegno degli amici!
Partenza ore 8:30, sono le 8:10, mi scaldo, mi stretcho (???) e faccio due chiacchiere con una coppia (marito e moglie?) del gruppo “Azzano runners”: stessa divisa Asics e stessi colori dell’Ortica Team, mi sento quasi a casa!
8:30 precise, si parte! I due partono, io armeggio con runkeeper e mi accodo… Qualche centinaio di metri e li supero di slancio alla prima discesa, altri due o trecento metri e mi hanno già ripreso. Il marito (Silvano) fa un commento sui miei tatuaggi e da lì parte la chiacchierata.
Silvano ha gamba e stile, Maria (la moglie) non è da meno. E così, passo dopo passo, metro dopo metro scopro che Silvano è un maratoneta con gli attributi (anche New York e Chicago, così tanto per gradire…), Maria si è accostata alla corsa per amore (di Silvano più che della corsa), ma in pochi anni ha già ultimato maratone e fatto record personali che io nemmeno mi sogno, il tutto, ovviamente, nella categoria over 60! “Over 60? Maria non ci credo, ne hai almeno 10 di meno!!!”. Potere della corsa!
Si va, superiamo un po’ di corridori e per ognuno di loro Silvano ha un saluto e un incitamento, li conosce tutti!!! Scoprirò presto il perché: Silvano è il presidente della società e la Maria è “la grande donna che sta dietro al grande uomo”. Ed ecco perché mi ci sono affezionato dal primo metro fatto insieme! Perché sono come Gianfranco e la Roberta dell’Ortica! Stessa passione, stesso entusiasmo, stessa capacità di coinvolgere, stesso amore a prima vista che ho provato per loro!
E’ incredibile come a distanza di centinaia di chilometri si ripetano le stesse dinamiche, si trovino le stesse passioni, le stesse belle persone.
E’ il bello della corsa, è il motivo per cui se inizi poi non smetti! E’ il motivo per cui i miei post stanno assumendo un tono sempre più sentimental lacrimoso.
Ah, per la cronaca: con Silvano e Maria ci lasciamo attorno al settimo chilometro: loro ovviamente prendono il bivio per la 21 km, io ho il mio "lungo" da 12, che a voler essere precisi diventa di 13 ancora prima dell’arrivo… non ho ancora capito se ho perso qualche indicazione lungo il percorso o se la Gabry sta perdendo colpi...

Non sono riuscito a salutare Silvano e Maria all’arrivo, questo post è il mio saluto e il mio arrivederci all’anno prossimo a questa bella coppia di corridori!

28eme Corrida Pédestre de Valbonne

Non bisogna certo essere un campione di perspicacia per immaginare che il percorso di una corsa nel dipartimento delle Alpi Marittime francesi sia un su e giù di quelli che spaccano le gambe di chi, come me, è abituato a correre nel piattume grigio (con solo alcune sfumature di verde) e monotono (e basta) che è il sud-est di Milano.

Immaginazione più fervida servirebbe invece per prevedere che oltre alla totale assenza di piano vi sia anche una scalinata che appena la vedi ti dici minchia e finita la quale la strada continua a salire. E mentre continui a salire e a ripetere minchia, sei già sfiancato che il primo chilometro non è ancora ultimato e pensi al fatto che quel tratto lo dovrai rifare altre due volte. Minchia al cubo.

Aggiungici la pioggia, il pavé bagnato in discesa e un traguardo un peu bizarre, subito dopo il quale sono state poco intelligentemente posizionate delle transenne contro le quali ti vai a schiantare se ti tocca pure sprintare (come m'è capitato).

Ma bello, molto. Bello il borgo medievale e fantastica la cornice di pubblico ad applaudirti ed incoraggiarti lungo tutto il percorso. Ottima organizzazione e millemila fotografi, tra cui Monica e Astrid. Misterioso solo il motivo per cui agli annunciati 8 Km mancassero oltre 800 metri, ma non stiamo troppo a sottilizzare.

Quanto a me, dopo l'idiozia fatta qualche giorno prima con le Five Fingers che m'ha fatto temere di non poter partecipare, le gambe hanno funzionato. M'hanno sorpreso, in vero, per il buon ritmo in salita, mentre nulla hanno potuto fare per la mia (troppa) paura a correre a bomba quando l'inclinazione è favorevole, retaggio di infortuni che vorrei evitare al primo (o forse ultimo?) appuntamento della stagione sportiva.

C'è pure un video. Il resto è qui.