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Sentimental Cinisello

Ed eccoci all’ennesimo post  sentimentale, roba da cantanti neo melodici napoletani… Non lo so perché, sarà l’età, sarà che i podisti anonimi hanno dei sentimenti, sarà quel che sarà (per rimanere in tema di canzonette), fatto sta che sta per arrivare un altro scritto da libro Cuore.
Ma cominciamo: domenica 19 i podisti sono alla famosissima Stracinisello!!!
E’ una giornata importante: si inaugurano le nuove, bellissime, coloratissime maglie!!! Ci siamo io, Andrea, il Cinghio (con Diego, un podista in erba) e Aldo, un amico di Andrea che ho già incontrato a Desio.
Il Cinghio decide di fare la 5 km, un po’ perché infortunato, un po’ perché si porta Diego, ma soprattutto per evitare di arrivare all’ottavo, con le sue ben note conseguenze.
Andrea e Aldo mi dicono che faranno la 13 con me, al mio ritmo, ci credo poco, ma ci provo.
Foto di rito tutti insieme e si parte!
Aldo e Andrea a tirare,  io già dietro e alla mia sinistra un uomo in maglia verde che corre con noi.
Non mi ero accorto della sua presenza fino alla partenza… “Dev’essere un amico di Aldo che non ho visto prima” mi dico… I primi due chilometri vanno via tranquilli chiacchierando di gare da fare, di circuiti che uniscono fatica e panorama… ce la raccontiamo allegramente tutti e 4…
Poi Andrea e Aldo allungano, me l’aspettavo… Io e l’amico di Aldo stiamo sul nostro ritmo, che è comunque buono… E continuiamo le chiacchiere… “Tu che corse hai fatto?” “E’ da tanto che corri?” “Che tempi fai?”… il copione, quando conosci un nuovo podista è sempre quello, ma non è una cosa scontata, uno di quei dialoghi di cortesia, fatti tanto per riempire un silenzio, no no a noi podisti interessa davvero sapere cosa fanno gli altri, ci piace il confronto, lo scambio, la condivisione di gare, tempi, allenamenti. In un certo senso è anche rassicurante: sai che c’è sempre qualche maniaco come te e sai che ce ne sono sempre di più! Sai che fai parte di un gruppo, un gruppo unito e coeso, legato dalla stessa passione. E’ emozionante!
Bene, passano i chilometri, 3,4,5… io e l’amico di Aldo proseguiamo con un buon passo, lui dice che sfrutta il mio ritmo, a me pare che vada bene anche da solo, continuiamo a chiacchierare quando alla mia domanda: “E’ tanto che corri con Aldo?” la risposta “Aldo chi?” mi fa capire che forse l’amico di Aldo non è amico di Aldo… E di chi è amico??? E’ un amico della corsa! Ci ha visti alla partenza, era solo e si è accodato! Quante volte l’ho fatto anch’io! E allora, io e il mio nuovo amico Sergio (nel frattempo ci siamo anche presentati), proseguiamo nel nostro percorso all’interno del parco Nord continuando a raccontarcela, magari parlando un pochino meno, io “tiro” e lui di fianco, senza nessuna fatica. Lui mi dice “Vai pure quando vuoi” io vado bene così, al limite tirerò gli ultimi due… All’undicesimo ci provo, allungo un po’, ma al dodicesimo Sergio mi ha già ripreso… Meglio! Arriviamo insieme al traguardo a sancire ancora di più una nuova amicizia nata grazie  a questa passione, a questo sport sempre meno individuale.
Ci si saluta all’arrivo dandoci appuntamento a quando il caso vorrà, nel frattempo ritrovo Andrea e Aldo e tutti insieme assistiamo all’arrivo del Cinghio con il mitico Diego davanti a lui!!! Mille festeggiamenti per il cucciolo di runner e poi tutti a casa soddisfatti!

Lunedì mattina Andrea mi inoltra questo messaggio arrivato sul blog:

Un saluto a Massi e grazie per avermi aiutato ieri durante la stracinisello.


Cordiali saluti,

Sergio “

E scende la lacrima!

(Stra)milàn col coeur in màn

Questo è un post “sperimentale”, uno di quegli elaborati scientifici in cui si enuncia una frase e poi si sviluppano  concetti e tesi volti a confermare quell’assunto. Roba seria, quindi… tenetevi forte!
Allora… l’enunciato è il seguente: “La corsa è uno sport di squadra”.
“Impossibile!” diranno i miei lettori (ehm… mi sa che mi sto montando la testa… torno subito coi piedi per terra… tra un passo di corsa e l’altro ovviamente…) “la corsa è lo sport individuale per eccellenza.  Sei tu, da solo, con tutta la strada davanti! Dov’è la squadra? A cosa serve?”
Dunque… Domenica 29 marzo decido che l’iscrizione alla Stramilano fatta qualche mese prima deve avere un seguito, anche se sono fuori forma, fuori condizione, senza allenamento. So che è una cazzata, so che non ce la farò ad arrivare in fondo. So che la userò come allenamento. Parto, faccio quel che riesco e mi fermo appena mi accorgo di non farcela più!
Qualche giorno prima comunico tutti i  miei dubbi ad Andrea da una parte sperando che li supporti, dall'altra sapendo che solo lui potrebbe darmi l'ispirazione giusta, la giusta motivazione... e come immaginavo… parte la macchina organizzativa!
“Tu la fai e arrivi fino alla fine!” mi dice il mio guru della corsa, quello che, giusto perché si sappia, ha camminato sulle acque e Runkeeper lo ha certificato! “...e vengo anch’io” aggiunge... e ci mette pure il carico da 90: “Ti do la divisa ufficiale dei podisti anonimi!”
Naturalmente di fronte alle sue parole cedono i miei ripensamenti, mi commuovo e sono pronto per il via… Domenica mattina arriviamo insieme in piazza Castello…  Andrea è go-pro-munito… cos’avrà in mente?
Foto di rito con tutti gli “Ortichini e le Ortichine”, breve incontro davanti ai bagni chimici con la mia amica Chiara (stavolta la maledizione dell’ottavo del Cinghio ha colpito lei…) e poi via, verso il settore giallo!!!
Andrea inizia le riprese: scarpe, magliette, mi fa ripetere 4 o 5 volte la frase che sarà il mio mantra per tutta la corsa: “oh io ci provo… oh io ci provo… oh io ci provo” e… si parte!!!
Ritmo alto! Per me almeno... Andrea è sciolto come sempre e mi accompagna, mi scorta direi, per i primi 5 chilometri alternando riprese con la go-pro ad incitamenti continui.

Poi se ne va, allunga: “Ci vediamo a Porta Venezia, attorno all’ottavo chilometro”.
Io rallento il mio ritmo, sono già affaticato, passo Garibaldi, viale Tunisia, Buenos Aires e in prossimità dell’appuntamento comincio a sentire un “Vai Massi!” così forte che per un attimo sono al centro dell’attenzione di tutti quelli che corrono a fianco a me!
Il grido di guerra arriva da Guido che, parcheggiata la sua bici ha aspettato l’arrivo prima di Andrea e poi, molto poi, il mio. E ora si riprende a correre tutti insieme! Io, Andrea e Guido. Come Pinocchio tra i due gendarmi, sono affiancato e accompagnato dai miei due amici e angeli custodi per altri tre chilometri. E siamo a 11! Ben oltre le mie aspettative!
A questo punto gli amici mi abbandonano, il loro l’hanno abbondantemente fatto! Ora tocca a me, fino alla fine!
E come faccio a non arrivare fino alla fine dopo questo gesto di amicizia?
Corro… rallento… mi passano in molti, alla Darsena mi superano i palloncini azzurri dei pacemaker delle due ore… Provo a seguirli, ma desisto, devo arrivare in fondo.
Al 17 non ce la faccio più! Mi fermo? No cazzo, cosa racconto ad Andrea, a Guido, ai podisti anonimi che mi hanno incitato su whatsapp, alla Chiara che non ho aspettato perché le avevo detto che avrei finito sotto le due ore? Certo, le gambe sono di marmo, non vedo alternative al rallentare fino alla camminata pseudo veloce… Dal 17 al 20 è un supplizio ma li faccio.
Lo devo a chi mi ha incitato!
Al ventesimo ho un sussulto di orgoglio e ricomincio a correre quasi veloce, il fiato c’è, le gambe sopporteranno l’ultimo sforzo!
Entro al parco Sempione, vedo l’Arena, accelero, entro e, stremato taglio il traguardo!
Il tempo (2 H 04’ 50’’) è un dettaglio, la soddisfazione di aver ultimato la mia seconda mezza maratona in meno di un mese (che a ben pensarci fa una maratona intera in meno di un mese!!!) supera qualunque delusione per il tempaccio.
E… ci sarei mai riuscito da solo? Ce l’avrei mai fatta senza la mia “squadra”?
La risposta è nelle righe precedenti, la risposta è nel filmino che Andrea metterà nel gruppo di whatsapp dopo qualche giorno, la risposta è nei progetti di corse future da fare tutti insieme, la risposta è nella “divisa sociale” che con entusiasmo abbiamo “progettato” e ideato in questi giorni, la risposta è in questo blog che ci ospita tutti e tutti insieme!
La risposta è che “La corsa (la mia corsa) è lo sport di squadra per eccellenza!”