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33a Camminata Pandinese

Una questione di ordine pratico (sono in partenza e con mille cose da fare) più che il desiderio di sperimentare nuove frontiere della comunicazione: è quindi un post didascalico a raccontare della 33a Camminata Pandinese, sintesi estrema accompagnata da una serie di immagini eloquenti quanto basta per rendere l'idea del freddo che abbiamo preso (start a -4°) ma anche della soddisfazione di poterci dire che i progressi necessari per raggiungere il nostro obiettivo di lungo termine si sono mostrati pure a Pandino.

Filippide, sappi che siamo di parola.


Un SMS che vale una spilletta honoris causa
Arrivo con galaverna: capelli e ciglia

Galaverna pure sui guanti

Galaverna: capelli e sopracciglia
Galaverna: gambe
Un freddo da ruggire (temperatura all'arrivo: -3°)
Il riconoscimento, un complotto che non ha termine.
Il tracciato

Il 4:20 dell'ultimo chilometro

Bollettino SNP (2)

Niente Sentiero dei Giganti, come temuto e ampiamente previsto: la nevicata del sabato precedente la manifestazione e tutti gli annessi e connessi a una campestre pressoché pura ci hanno consigliato una domenica di riposo o, come nel caso di Guido, di allenamento su strada. Qui la testimonianza delle condizioni del percorso e della passione degli oltre 500 partecipanti.
Ci si riprova, con percentuali molto prossime al 100%, con la Camminata Pandinese: il meteo ci assiste e, se i due carichi settimanali non peseranno oltremodo su schiena (Guido) e  ginocchia (Lofa), contiamo di essere puntuali allo start. Magari con la gradita presenza del Coach, che stasera scioglierà le riserve. E non solo.

Se le gambe vanno come nel corso di quest'ultima settimana, penso che torneremo a casa più soddisfatti che stanchi.

Bollettino SNP (1)

In palio un set intero di spillette per chi scompone l'acronimo SNP. Aiutino: il numero tra parentesi sta a significare che, almeno nelle intenzioni, all' 1 seguirà un 2 e poi un 3 e...

Le riserve sono state sciolte a un decina d'ore dalla partenza: il meteo chiamava neve e noi tre, di andare fino a Monticello Brianza in quelle condizioni non ce la sentivamo proprio: è un gran peccato non aver partecipato al 32° Giro delle Cascine e la delusione è in parte mitigata dal fatto che pioggia e neve, a leggere i commenti di chi alla manifestazione ha preso parte, si sono effettivamente presentate puntuali.


La visualizzazione del tracciato tramite miCoach

E' stato solo la sera prima, quindi, che io Guido e il Coach abbiamo deciso di ripiegare sul solito giro al Forlanini e, nonostante la soluzione fosse appunto una sorta di piano B, con ieri possiamo dire di aver chiuso una pagina importante della nostra esperienza podistica e di averne aperta una nuova. Da ieri, l'applicazione utilizzata in questi ultimi mesi per tracciare percorsi e tempi è stata brutalmente disinstallata e sostituita dal molto più collaudato miCoach di Adidas.
Lamadonna, immagino tu stia dicendo, che svolta!, manco aveste deciso di diventare dei podisti scalzi. Ma - mettiti nei nostri panni sudati fradici - lamadonna è il minimo che si possa pensare/dire/urlare quando, calcolatrice invece che rosario alla mano, realizzi che quell'approssimazione del 4% circa, che avevi preso da tempo a sospettare, si è trasformata in 8 secondi in meno al chilometro. E tu che leggi, se non sei qui per caso, tu lo sai bene che 8 secondi al chilometro, su un totale che prima era 9.83 Km e ora è 9.55, fanno tutta la differenza del mondo. Se invece tu fossi qui per caso e non sai, be', immagina la differenza che passa tra l'Himalaya e il Monte Stella. Tra Monica Bellucci e Anna Maria Mazzamauro. Tra Brad Pitt e Pippo Franco. Ecco.

I parziali per chilometro
8 secondi al chilometro vuol dire rivedere tutte le previsioni di crescita. Che, ad esempio, i 4'43"/Km (comodi) del nostro solito giro diventano 4'51". Che di ripetute e fondi medi ne abbiamo da fare ancora parecchi prima di poterci permettere di pronunciare, stavolta a ragion veduta, la parola RECORD. Si ricomincia daccapo, quindi, ma non è poi una pessima notizia. Anzi.



Il chilometro di Guido: siamo arrivati a 4'10". Veri. Qualcuno sostiene che la tradizione del Chilometro di Guido comprometta la nostra produttività, un po' come chi ci vorrebbe sul posto di lavoro anche a Sant'Ambroeus in nome del PIL.
Io non ci sto. Io non mi piego alle logiche del profitto. Lotterò con tutte le mie forze per difendere e migliorare il Chilometro di Guido.

Prossimo appuntamento: domenica, a Melegnano. Ma la neve incombe pure sul sentiero dei Giganti.

(il post doveva terminare qui, ma tra la scrittura e la pubblicazione c'è stato un intermezzo florido come pochi)

  • Maratonina dei fiori, 14 aprile 2013, San Benedetto del Tronto. Un'idea. Poi un giorno saprai perché fino a San Benedetto del Tronto.
  • Staffetta clandestina, di giorno in giorno sempre più una realtà: reclutata la prima ristoratrice clandestina, manca il quarto frazionista. O meglio: manca che il quarto frazionista lo scriva senza riserve che il quarto sarà lui.
  • Alternativa nel caso il meteo ci sconsigli la campestre di Melegnano: Percorso Cova. Percorso Cova!

31a Stradesio

Il tracciato (14 Km)
Un intero rotolo di Foxy Mega (citazione disambigua ma in tutti i casi pertinente) non sarebbe sufficiente per raccontare ammodo le tante cose da ricordare della 31a Stradesio: e già che la carta, quel tipo di carta, è una risorsa per divini poeti quanto per podisti incapaci di gestire l'entusiasmo, aggiro l'ostacolo con un esercizio di sintesi no-limits che nell'epoca dei 160 caratteri e delle liste in stile Saviano un suo perché ce l'ha. I tweet (che poi, questa dei tweet potrebbe essere un' idea: un sistema per inviare dei tweet vocali durante la gara ci sarà, no? E pensa alla gioia delle nostre mogli, dei nostri figli e dei nostri innumerevoli sostenitori tutti nel puntare la sveglia alle 8 di una domenica mattina e fare colazione davanti al computer impazienti di conoscere il parziale di ogni chilometro e le evoluzioni dei battiti cardiaci).(Sì, dai, scherzavo).

I tweet della 31a Stradesio. Differiti, sì, ma che importanza ha?

Gli "spillettati"
  • La voce di Guido, la sera prima della gara: Barry White è un Farinelli, a confronto.
  • A guidarci fino a Desio ci ha pensato Aldebaran. Poi, arrivati in paese, un aiutino a Google Maps abbiamo dovuto chiederlo però.
  • La tonnara all'ingresso del Palazzetto per ritirare il cartellino. Al chiuso, quanto meno.
  • Aldo Atomik Flea e il suo gruppo podistico in borghese. Anonimi, come noi. Come piace a noi.
  • Alla domanda ma la partenza dov'è? la risposta dove vuoi tu.
  • Lo smarrimento per esserci separati da Guido al bivio 7/14 è stato tale che, poco dopo, io e il Coach ci siamo persi le indicazioni sul percorso.
  • (in verità, se c'era un punto in cui serviva del personale invece che un simil-francobollo era proprio nei pressi di quel cavalcavia)
  • (per non parlare poi degli attraversamenti incustoditi sulla Provinciale)
  • Io in questi posti non ci vivrei mai. Meglio il Viale.
  • I ristori, all'altezza.
  • Il Coach che intona Aldebaran per caricarmi. E che mi dice di non sprecare fiato col ritornello (potevo esimermi?)
  • (dove sei? dove sei? dove sei? dove sei? se ci sei. se ci sei. terra dei fratelli miei)
  • I primi dieci chilometri a un ritmo al di sopra delle mie possibilità (per una 14). D'altronde, sono stato io a chiedere al Coach di essere bastardo.
  • (Coach, ma non dovevamo stare intorno ai 4:45?)
  • (Coach, grazie)
  • La corsa del Coach, un punto d'arrivo.
  • (intorno al dodicesimo chilometro) Mi spiace Coach, ti tocca d'essere superato.
  • (un attimo dopo) Non ti preoccupare, è solo una condizione temporanea.
  • Il Coach che dimostra di non parlare a vanvera, si riprende la posizione e ferma il cronometro all'incirca sui 66'30".
  • Guido che decide di allungare a 10 chilometri il suo percorso. E chiude in 48'.
  • Io che mi faccio gli ultimi 4 chilometri con le chiappe (molto) strette e timbro 67'24".
  • (sull'ipotetico traguardo) Coach, mi sto cagando addosso.
  • (all'interno del palazzetto) Scusi, c'è un bagno?
  • (all'interno del bagno) Pfiu, c'è la carta igienica.
  • (all'interno del gabinetto) (lascio all'immaginazione del lettore)
  • (d'ora in poi devo ricordarmi di mettere nella tasca del giubbottino rosso un pacchetto di fazzoletti di carta, ché non si sa mai)
  • Il ristoro finale con tanto di focaccia (+100 punti all'organizzazione).
  • I soli due cubetti di focaccia che mi è stato permesso di mangiare perché andiamo, Lofa (-100 punti ai miei compagni di viaggio).
  • Il riconoscimento finale, niente derivati del latte, una volta tanto.
  • La foto con i due nuovi "spillettati", Aldo e Daniele.
  • L'affermazione oh, corriamo che fa freddo a cui rispondo con tenete le chiavi della macchina, ragazzi, ché ho il ginocchio destro a pezzi.
Cartellino e riconoscimento
Il resto, già che qualcosa me lo sono sicuramente perso, sarebbe bello se lo aggiungeste voi nei commenti.
Ora resta da capire se mercoledì ci faremo i nostri soliti 10 al Forlanini oppure se ci risparmiamo (specie lo scrivente e le sue ginocchia) per domenica. Ché domenica, a Monticello Brianza, c'è la fotografa ufficiale e pure gli occhiali tattici. Qualcuno parla anche di neve, ma noi non ci crediamo mica.