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Stramilano 2013 - Perché tu puoi diventare tutto quello che ti pare

Partenza (1)
Guido corre. Parla poco. Ogni tanto si gira e io gli urlo che ci sono. Il cambio non ce lo diamo praticamente mai, al limite corriamo insieme. Guido sta bene, ha un bel ritmo, non una sola esitazione fino al ristoro nei pressi del Vigorelli. In Corso Sempione si gira e gli faccio capire che sì, ci sono anche io. Lui cambia passo. Penso che sia troppo presto per la volata finale, ma è troppo presto solo per me. Ha un'altra marcia. Lo vedo in lontananza fino a Via Melzi d'Eril, poi non più.


Partenza (2)
La storia della nostra Stramilano HM 2013 si riassume nel corsivo preso in prestito dal post precedente, poche righe che mi piace - e il verbo piacere, qui, non è usato a caso - considerare come lo specchio di questi primi 5 mesi passati a correre insieme: nella sicurezza mostrata durante tutto l'arco della gara e ancor di più nella spregiudicatezza del cambio passo a 3 Km dal traguardo ci sono i sacrifici e l'allenamento che Guido ha dedicato alla preparazione di una manifestazione che entrambi avevamo eletto a nostra prima volta sulla mezza distanza.


Passaggio al Km 5 (1)
La ventina di secondi che ci hanno separato al traguardo sono la differenza (un po' bugiarda, in vero) tra una preparazione mirata lungo un paio di mesi (la sua) e la (mia) necessità di centellinare i carichi su delle ginocchia che mi preferirebbero dedito a passioni più sedentarie. 

Passaggio al Km 5 (2)
Con questo pistolotto apologetico non intendo in nessun modo attribuire un valore eccessivo a ciò che abbiamo fatto, ma ribadire, risultati alla mano, che nessun (ragionevole) obiettivo può essere precluso a chi, con sacrificio, entusiasmo e un filo di coraggio, sceglie il podismo. Bisogna solo aver ben chiaro che dolore e sacrificio non sono nulla in confronto alle soddisfazioni che provi ogni volta che decidi di superare i tuoi limiti. E se davvero lo vuoi, ci riesci facile.


Stramilano 2013 - La fredda (e molto umida) cronaca


(Gli appunti messi insieme tra le righe di questo post sono la brutta copia di una pagina di diario che racconterà di una prima volta e che, accalorato come dev'essere il racconto di una prima volta, è necessario che io mi metta al tepore di quell'angolino lì, lì vicino al calorifero, e lasci asciugare l'umidità che ho ancora nelle ossa.) (Madonna quanta acqua che abbiamo preso ieri.)

Lofa, peso corporeo alle 07:00 (sveglia): 63,0 Kg. Peso prima di infilarsi in doccia (ore 14:00): 61,4 Kg. Non che io abbia interesse a perdere peso, anzi. Ero semplicemente curioso di capire come funziona. E ho capito che tra liquidi e solidi assunti prima e dopo lo sforzo, il delta, sulla bilancia, è di oltre 3 chili.

Il Decathlon di Largo Cairoli trasformato in un unico, enorme, spogliatoio: vedi alla voce servizi a valore aggiunto per lo sportivo.

Il sacco dell'immondizia condominiale: prima bramato da una coppia di runner stranieri, poi insostituibile rifugio da acqua e vento fino all'ingresso nelle gabbie ed infine strappato via di dosso come un supereroe coi suoi vestiti civili poco prima del colpo di cannone.


L'incontro, che se ci fossimo messi d'accordo sarebbe stato impossibile trovarci in mezzo a quel carnaio, con Roby e Barbara, reduci dalla 10 chilometri. Sono in debito di due spillette, ragazzi. (oh, Roby, forse è che un po' che non ci vediamo o forse anche che ti sei tagliato la barba, mi sa che è per uno di questi motivi o magari entrambi che ti ho visto così ingrassato.)

La giacca antivento ideale per i praticanti di running in cerca di una protezione da vento e lieve pioggia vale quanto uno strappo di Scottex quando la pioggia è tutt'altro che lieve. Urge un nuovo acquisto (c'è qualcuno che ha ancora voglia di sostenere che il running, tra scarpe e abbigliamento tecnico, sia uno sport economico?).

Guido, prima ciccata (con tanto di mossa dell'angelo) al Km 5. Spazio per farlo prima non ce n'era proprio.

Non so dire quanto i pastiglioni di Enervit GT mi siano stati utili in termini di apporto energetico. Di certo, sentirli in bocca e giocarci un po' con la lingua mi ha distratto dal dolore dei due chiodi che avevo (e tuttora ho) piantati nelle ginocchia.

Una cosa che ho dimenticato di fare è stato pesare le scarpe: perché con l'acqua fino alle caviglie già in Piazza Lega Lombarda (Km 1), le scarpe hanno raddoppiato, come minimo, il loro peso. E questo non è un particolare di poco conto.

Un padre non tradisce mai. Due mogli, invece, il doppio.

Guido corre. Parla poco. Ogni tanto si gira e io gli urlo che ci sono. Il cambio non ce lo diamo praticamente mai, al limite corriamo insieme. Guido sta bene, ha un bel ritmo, non una sola esitazione fino al ristoro nei pressi del Vigorelli. In Corso Sempione si gira e gli faccio capire che sì, ci sono anche io. Lui cambia passo. Penso che sia troppo presto per la volata finale, ma è troppo presto solo per me. Ha un'altra marcia. Lo vedo in lontananza fino a Via Melzi d'Eril, poi non più.

Guido, mezzomaratoneta anonimo con pettorale 1695, si classifica alla posizione 2021 assoluta (su 5497 giunti al traguardo) e 415simo su 938 della categoria MM45. Crono ufficiale: 1h42'09". Progressione: posizione 2512 al Km 5 (media 5'09" al Km) - 2276 al Km 10 (4'56") - 2179 al Km 15 (4'53") - 2021 al traguardo (media finale 4'50").
Il Lofa, che senza pettorale ufficiale non poteva essere più anonimo, si deve accontentare del riscontro del prodigio (?!) GPS: 1h42'27", orientativamente una quarantina di posizioni dietro. Volevamo la colonna sinistra della classifica e colonna sinistra è stata. 

L'abbraccio di Guido al traguardo. La pioggia a nascondere emozioni che non immaginavamo possibili solo pochi mesi fa.

Definitivo: l'isotonico all'arancia mi piace. Molto. 

La nuvola di fumo dei corpi caldi assiepati al ristoro finale è una visione psichedelica che anticipa di poco la crisi di freddo che mi ha paralizzato per una buona mezzora.

L'antibagno del Museo del Castello Sforzesco trasformato in uno spogliatoio in cui a ogni indumento sfilato seguiva un gemito di godimento vero. 

Tutto molto bello.

(Continua)
Delle due, una: il GPS è di manica larga oppure devo imparare a gestire il sottosterzo.

Midnight Run 2013


Se di giorno, la sveglia suona pure di domenica.
Se di notte, l'adrenalina non ha pietà.

Se di giorno, fai la coda per iscriverti.
Se di notte, basta una passeggiata in pausa pranzo.

Se di giorno, è un cartellino con lo spago.
Se di notte, è un pettorale personalizzabile.

Se di giorno, tapascioni con migliaia di chilometri alle spalle.
Se di notte, runner di primo pelo con entusiasmo e colori fluo.

Se di giorno, siti in stile 8bit.
Se di notte, l'hashtag.

Se di giorno, il title sponsor è il Caseificio Papetti.
Se di notte, è Puma.

Se di giorno, un megafono.
Se di notte, il radio microfono.

Se di giorno, una scritta sull'asfalto (ma anche no).
Se di notte, allestimenti in pompa magna.

Se di giorno, partenza libera.
Se di notte, prima suona l'inno.

Se di giorno, i volontari a indicarti il percorso.
Se di notte, le strisce bianche e rosse.

Se di giorno, un trancio di taleggio.
Se di notte, un polsino di spugna.

Se di giorno, il thè caldo (e magari la focaccia).
Se di notte, l'isotonico con la brioche confezionata.

Se di giorno, le foto te le devi fare tu.
Se di notte, c'è pure Rai3.

La notte è viva, è entusiasmante, è diversa.
Il giorno è vero.



Corsa dei 3 parchi - 41a Correre con Le Marmotte

Il cartellino
E' colpa mia.
Sabato (click), mosso da un entusiasmo pari o addirittura superiore a quello del protagonista di quella barzelletta che ci sono tre uomini e un medico e che il medico, dopo aver chiesto al primo uomo che risponde 100 e al secondo che dice 50 fa al terzo e lei, lei quanti rapporti sessuali ha in un anno? e il terzo, tutto felice risponde uno, al che il medico, stupito per l'eccesso di euforia di un uomo che ciula solo una volta all'anno dice ma cosa c'è da essere così contento, lei ha solo un rapporto sessuale all'anno, e lui, il terzo, risponde perché quella volta è oggi, sabato, manco fossi il terzo e proprio quel giorno lì, sabato, contento oltre il lecito per quella che alla fine non è la scoperta dell'acqua calda ma quasi, sabato ho sfidato a singolar tenzone l'Etereo Figuro e la sua replica, prevedibile quanto imprevedibilmente efficace, è stata un'escalation di sabotaggi senza eguali prima e durante l'edizione 2013 della Corsa dei 3 parchi, una dimostrazione di forza del quale non lo immaginavo capace. Nel dettaglio, (1) il segaligno dotato di alettone scolpito e foularino fantasia s'è messo d'accordo con i tecnici di AudioBoo e ha fatto in modo che la manutenzione programmata dei server venisse effettuata proprio mentre io e Guido stavamo per registrare un post audio al quale avevamo addirittura già dato un titolo - IN VIAGGIO PER BAGGIO - titolo che se non è all'altezza di una prima pagina delle grandi occasioni di Tuttosport poco ci manca. Alla partenza (2), grazie all'uso di un disturbatore elettromagnetico, mi ha fatto perdere una trentina di secondi per avviare l'applicazione che usiamo per tracciare il percorso col GPS, per poi, intorno al quinto chilometro, farla definitivamente bloccare. Infine (3), per dare ulteriore dimostrazione dell'efficacia dei propri mezzi, s'è messo d'accordo con gli organizzatori della manifestazione e ha fatto letteralmente inzuppare un tratto del percorso, tratto nel quale la corsa era pressoché impossibile. Il risultato di tutto questo si è tradotto nell'impossibilità di inaugurare il live blogging annunciato nel post precedente e, ancor peggio, nel chiudere (forse) sotto l'ora e 11 minuti i 15 chilometri abbondanti del percorso.

Ciapa su e porta a cà, Lofa.

Fango
Sabotaggi a parte, io, Guido e qualche centinaio di tapascioni (non tantissimi ma neanche pochi) abbiamo avuto modo di partecipare a una competizione organizzata in maniera impeccabile all'interno di un contesto che, scremati i primi/ultimi chilometri di area periferica con vista tangenziale, avrebbe meritato un tempo più clemente delle piogge pressoché ininterrotte di tutta la scorsa settimana: scenari davvero inusuali per il grigiore stereotipato della metropoli, indicazioni precise, volontari e vigili urbani a fermare le auto nel tratto urbano del profondo Baggio. Tutto davvero molto bello, guastato dall'elettronica e da una qualche perturbazione arrivata da chissà dove. Niente focaccia al ristoro finale, ma ormai me ne sono fatto una ragione.

Guido, modalità splendide sensazioni
Quanto a noi, splendide sensazioni. Che si trasformeranno, in occasione della Stramilano, nell'energia che ci spingerà fino a tagliare il traguardo della nostra prima mezza maratona: colpi stavolta non ne dichiariamo, ma stando ai tempi dello scorso anno (qui) dovremmo vederci comodamente collocati nella colonna sinistra della classifica. E se è vero, perché è vero, che non corriamo per raccontare di Personal Best, ci godiamo questi momenti e non facciamo nulla per nascondere la soddisfazione per dei risultati che, alla nostra età e con soli 5 mesi di preparazione, non pensavamo possibili.
I sacrifici e i giusti consigli pagano. Aggiungici entusiasmo a volontà e poi va a finire che degenera. Proprio come piace a noi.
Alè.

Dirette Anonime

Non so dire se in ambito podistico qualcuno l'abbia già sperimentato e, in verità, ben poco m'importa. Quello che posso dire con assoluta certezza è che domani lo facciamo noi: con la Corsa dei tre parchi, domani, inauguriamo quello che in questo post si prefigurava come una idiozia senza nessun domani, ma che, in quanto idiozia senza nessun domani, a me che se ci fosse un campionato del mondo di idiozie senza nessun domani potrei anche essere annoverato tra gli idioti meglio classificati, a me 'ste cose qui entrano nella testa e riescono a uscire in un solo modo. Facendole, cioè. 
Chiusa la parentesi autocelebrativa, da domani potrai seguire le nostre gare direttamente da casa e in tempo reale: grazie all'interazione tra Twitter e AudioBoo, infatti, sulla colonna di destra del blog appariranno dei tweet il cui contenuto sarà l'audio registrato in presa diretta durante la gara. Quello che dovrai fare sarà semplicemente cliccarci sopra (il link è di colore blu e con prefisso boo.fm/) e ascoltare i commenti che si susseguiranno chilometro dopo chilometro. E commentarli, ovviamente. Basta un account Twitter oppure AudioBoo.
Un suggerimento: se vuoi leggerli direttamente da questa pagina, di tanto in tanto ti conviene aggiornarla. Al contrario, se vai sul nostro account twitter (qui), il refresh dovrebbe essere automatico.